L’INIZIATIVA
Dopo il successo dello scorso anno, riproponiamo per il 2018, anno europeo del patrimonio culturale, la giornata del 9 maggio, ritenuta convenzionalmente l’atto di nascita dell’Europa comunitaria, in ricordo della dichiarazione del 9 maggio 1950 del Ministro degli esteri francese Robert Schuman.
Nella giornata A.M.A. www.atlantemonumentiadottati.com,cui partecipano i ragazzi di 1.200 scuole di 400 comuni italiani, non si tratterà solo di aprire i monumenti adottati o di fare da guida ai visitatori, ma soprattutto di illustrarli, tramite i lavori realizzati dalle scuole, a tutti coloro che vorranno conoscerli.
I MONUMENTS BOYS & GIRLS di ADOTTA
come già l’anno scorso, saranno i nostri Monuments Boys & Girls, a cui sono stati affidati i monumenti italiani che hanno adottato, ad accompagnare i visitatori.
Il loro impegno in ricordo dei famosi Monuments Men, una task force militare organizzata dagli Alleati durante la Seconda guerra mondiale per proteggere i beni culturali nelle zone di guerra, un gruppo composto da 345 civili, professionisti dell’arte, provenienti da 13 nazioni diverse: professori universitari, curatori, storici dell’arte, direttori di musei, che lavorarono sul campo sotto il ramo operativo dello Supreme Headquarters Allied Expeditionary Force, comandato da Dwight Eisenhower. Operarono dal 1943 al 1951, riuscendo a recuperare circa 5 milioni di beni culturali tra dipinti, sculture e opere d’arte varie, circa 4 milioni dei quali erano stati rubati.
LA COMUNICAZIONE
Una giornata speciale perché in questa giornata, come già l’anno scorso, si ripeterà
l’ esperimento in cui tutta la comunicazione e diffusione dell’evento viene completamente affidata ai ragazzi attraverso i social condividendo gli scatti effettuati durante le attività su Instagram utilizzando gli hashtag #ama9maggio #atlantemonumentiadottati #monumentsboys&girls.
La grande adesione e soprattutto il gran numero degli oltre 30.000 ragazzi impegnati ci spinge a coinvolgerli direttamente in tutti i vari modi da loro scelti, in una grande mobilitazione collettiva, diventando loro stessi “operatori” responsabili della diffusione della conoscenza dei monumenti adottati.