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2024-2025 I.C. PISACANE - Le maioliche della Memoria
descrizione
L’isola di Ponza è considerata la più bella isola del Mediterraneo, per la limpidezza del suo mare e per le bellezze paesaggistiche. Durante il secolo scorso, nel famigerato periodo che ha visto il dominio di regimi totalitari, a Ponza venivano confinati gli oppositori politici o coloro che erano invisi al regime fascista. Quando costoro arrivavano a Ponza, la nave che li trasportava attraccava presso il Molo Musco. Da qui iniziava il loro percorso di Confinati. Lungo il Molo Musco, sul muro è apposta una lapide, composta di maioliche, la cui iscrizione evidenzia che durante il periodo della dittatura fascista l’isola di Ponza fu prima Colonia confinaria e poi Campo di concentramento. Dal 1928 al 1943 furono relegati sull’isola migliaia di persone, uomini e donne, italiani e stranieri molti dei quali si impegnarono nella lotta della Resistenza e tanti di essi persero la vita per la conquista della libertà. Sulla lapide vengono citati i nomi soltanto di una decina di essi come Mario Angeloni, Giuseppe Boretti, Silvio Campanile Carlo Fabbri, Giobatta Domaschi, Gino Meniconi, Antonio Camporese, Mario Magri, Placido Martini. Dopo la Liberazione molti ex-confinati furono protagonisti della vita repubblicana, come per esempio, Sandro Pertini, che divenne Presidente della Repubblica. Il percorso delle maioliche della memoria, che inizia presso il Molo Musco, conduce ai luoghi ed ad alcuni episodi salienti di quella drammatica esperienza. Se si prosegue il cammino lungo le strade della Colonia confinaria, si passa davanti ai Cameroni di origine borbonica, l’attuale Sala polifunzionale del Comune di Ponza e alloggio degli antifascisti passati per l’ isola. Con una breve deviazione risalendo verso via Madonna è apposta un’altra lapide alla casa che fu di Ezio Coppa, Padre costituente ponzese, medico del lavoro, grande filantropo che fu sempre generoso e disponibile nei confronti di quanti a lui si rivolgevano per consiglio, aiuto o conforto. Le mattonelle non sono un arredo del territorio, anzi rappresentano le vestigia del tempo, le vicissitudini che hanno interessato le persone sull’Isola. Inoltre, esse sono la testimonianza di ciò che noi tutti dovremmo essere: singoli individui, che collettivamente costituiscono e custodiscono la Memoria del passato, per vivere con consapevolezza il Presente, al fine di evitare negli anni a venire che possano ripetersi gli orrori dei Regimi totalitari. La Memoria è un Bene della Comunità isolana che va tutelato e valorizzato come le sue bellezze naturali perché è portatrice di valori che ritroviamo nella nostra Costituzione repubblicana e democratica.
Video
Docente referente
Benedetta Evangelista
Monumento Adottato
Le maioliche della Memoria
Dettagli scuola
TipologiaScuole superiori
RegioneLazio
ComunePONZA (LT)
No data

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