Il Ponte in ferro di Sant’Eufemia d’Aspromonte è un rarissimo esemplare di archeologia industriale degli anni ’20, testimone dello sviluppo tecnologico, industriale e culturale del territorio.
Il ponte rappresenta la memoria storica della dismessa linea ferroviaria “Gioia Tauro – Palmi – Sinopoli” che costituiva un tratto delle cosiddette “Linee Taurensi” delle ex Ferrovie Calabro Lucane. Costruite tra il 1910 e il 1934 per facilitare i collegamenti tra la costa e l’entroterra della Piana di Gioia Tauro furono chiuse nel 1997 e successivamente dismesse. Il ponte, che ha una lunghezza di 175 m sul fiume Torbido, fu costruito all’uscita di una lunga galleria ed integrato perfettamente nello scenario naturale circostante. La struttura è realizzata completamente in ferro ed è sorretta da due possenti piloni in cemento. Dal 2016 la Sovraintendenza dei Beni Culturali ha riconosciuto il ponte in ferro come archeologia industriale e nel 2019 il Mibact lo ha dichiarato con le linee Taurensi memoria storica di interesse culturale. Caratterizza da quasi un secolo il paesaggio di Sant’Eufemia d’Aspromonte e rappresenta un simbolo dell’identità dell’intera comunità. Oggi il ponte, che si trova in stato di abbandono, porta i segni della storia e del tempo passato e rappresenta un importante bene da recuperare e valorizzare.
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