La scelta è ricaduta per la necessità di rafforzare il legame spirituale ed emozionale con il monumento, in continuità con l’attività pluriennale avviata nei precedenti anni scolastici. Cosicché la riscoperta delle proprie ataviche radici si colloca in un più generale disegno di rinascita culturale che, vuole avviare un percorso di riappropriazione dell’identità personale e nazionale, rilanciare azioni di educazione alla cittadinanza attiva per la tutela e la valorizzazione, affinché, non solo i giovani, custodi di un passato di straordinario valore (“Monument’s Boys & Girls”), ma anche tutta la popolazione, ritrovino il senso di appartenenza e di responsabilità verso un «bene comune» visibile che mostra l’ invisibile, parla del te1Titorio evocandolo. Adottare per rinascere dalla cultura, dallo spirito del luogo, dalla infinita e suggestiva bellezza, affinché il nostro prezioso patrimonio storico-culturale da giacente diventi vivente: memoria scolpita, ma viva e fertile. Faro per il passato, luce per il presente e il futuro.
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