S.S. DI I° ALIGHIERI-TANZI – Tempietto di S.S. Maria delle Grazie

Descrizione

Descrizione

Costruita ai confini meridionali dell’abitato, a seguito di una disposizione testamentaria di un privato alla fine del Seicento, in un’area liminare e tuttavia ad alta densità umana – vi si trovava un’arteria di comunicazione, a tutt’oggi assai rilevante, che conduceva agli abitati di Polignano a Mare e Monopoli ed un hospitale, l’edificio, dedicato al culto di Maria Santissima delle Grazie divenne presto un centro di aggregazione spirituale della comunità. Alla metà del Settecento risalgono testimonianze di una
processione solenne che si svolgeva il 21 giugno di ogni anno, dedicata alla Vergine – un culto assai importante per la gente di mare, che
rappresentava metà della popolazione – cui partecipavano le alte gerarchie del clero. Agli inizi dell’Ottocento, la storia della cappella si intreccia con le alterne vicende della costruzione della strada consolare progettata da Gimma e proseguita dalla Direzione Ponti e Strade del noto Carlo Afan de Riveira. L’abbattimento dell’edificio – dovuto alla necessità di sgomberare l’area per il tracciato della strada – ingenerò nella comunità il forte desiderio di ripristinarne celermente l’alzato, i cui lavori furono affidati da un giovane tecnico di scuola napoletana, oriundo molese, Matteo Pascasio, appartenente al Corpo degli ingegneri reali. La soluzione a pianta circolare con timpano triangolare sormontato da un oculo, la cupola coronata da una piccola lanterna ed il campanile a vela – unico elemento architettonico della tradizione – le colonne tuscaniche suggeriscono un impianto progettuale con profonde valenze cultuali e simboliche, che tradiscono
un’ispirazione al modularismo compositivo di scuola durandiana. Tale ipotesi è confermata da un carteggio – di recente riscoperta – tra Sindaco del comune di Mola, Intendenza e Direzione di ponti e strade, ove emerge chiaramente il riferimento a Nicolas Durand e ad una delle tavole presenti nel celebre Precis. Appare dunque evidente che, il tempietto per le sue originali e inconsuete caratteristiche salienti, nonché per i contrastanti giudizi dei contemporanei, possa a giusto titolo iscriversi in un più ampio dibattito sulla teoria architettonica tra classicismo ed eclettismo, che si sviluppa tra XVII e XIX secolo.

Su tali presupposti, dunque, l’adozione di un siffatto monumento, che ha storicamente sviluppato il senso di appartenenza della comunità,
stimolando l’azione concreta tesa alla sua tutela e che contemporaneamente allude ad un più ampio e significativo discorso sulle
ipotesi e sulle pratiche architettoniche del secolo, possa e debba essere preso in considerazione, soprattutto tenendo conto che è ormai da tempo in stato di abbandono. Sotto questo profilo, fondamentale è stata la sinergia con la Curia, rappresentata dal Parroco della parrocchia di pertinenza (S.S. Maria di Loreto), Don Vincenzo Gentile e del Rotary Club di Rutigliano e Terre dell’Uva, che da circa 10 anni promuove una campagna di sensibilizzazione al restauro del manufatto, nonché del Comitato cittadino ad hoc.
Il recupero di fonti documentarie del tutto inedite ha inoltre permesso di approfondire le vicende costruttive e ideologiche sottostanti, collegandole al fenomeno della pianificazione urbanistica del primo Ottocento.

Contatti

Contatti
  • Indirizzo
    Via Toti 87
  • Categoria
    Scuole Medie
  • Regione
    Puglia

Dettagli

Dettagli
  • Comune
    MOLA DI BARI
  • Docente referente
    Prof.ssa Linsalata Antonella
  • Monumento Adottato
    Tempietto di S.S. Maria delle Grazie

Regione

S.S. DI I° ALIGHIERI-TANZI – Tempietto di S.S. Maria delle Grazie
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