LICEO SCIENTIFICO G. MARINELLI – Villa Ottelio Savorgnan di Ariis di Rivignano

Il complesso di Villa Ottelio-Savorgnan si trova ad Ariis Rivignano, nella bassa pianura del Friuli Venezia Giulia, in provincia di Udine. E’ inserito in un contesto territoriale interessante sia dal punto di vista storico sia dal punto di vista paesaggistico grazie anche al suo stretto legame con il corso del fiume Stella. Quest’ultimo sin dall’epoca Romana, noto con il nome di Anaxum, costituiva un‘importante via di comunicazione per il commercio, consentendo un rapido trasporto delle merci verso i porti di Aquileia e dell’intero Adriatico settentrionale. Lo Stella è un fiume di risorgiva. Questo elemento contribuisce ad accrescere la bellezza del paesaggio in cui la villa è collocata e favorisce lo sviluppo della flora e della fauna autoctone che caratterizzano il parco delle Risorgive dello Stella.

Alcuni testi segnalano la presenza della zona di Ariis sin dall’epoca dei castellieri (a metà tra l’età del bronzo e l’età del ferro).   Un rilievo tondeggiante situato nel parco della villa, avente sulla sommità uno spiazzo e di fianco dei resti di uno spalto è il luogo dove presumibilmente era collocato il nucleo incastellato.

Qualche secolo più tardi, nella zona sono segnalati due castelli, situati a poca distanza l’uno dall’altro. Uno era di proprietà della famiglia Della Torre (forse nella zona chiamata Castellutto), mentre l’altro apparteneva ai Signori di Ariis.La proprietà dei Della Torre venne danneggiata durante i continui scontri con i vicini di Ariis e completamente distrutta dal terremoto del 1348.

Nel lascito di Woldorico de Attems alla Chiesa Aquileiese del 1170, viene citata la località di “Hage” a cui alcuni studiosi fanno corrispondere il toponimo di Ariis.

Il primo documento riguardante il maniero risale al 1258 e attesta il primo passaggio di proprietà dalla famiglia Savorgnan al patriarca Gregorio di Montelongo. Successivamente i Savorgnan ritornarono in possesso del complesso e lo detennero fino al 1887.

Un figura di spicco di questa famiglia fu la contessina Lucina Savorgnan del Monte (1496-1543), che soggiornava nella villa durante l’estate. Studi recenti l’hanno identificata come l’originale protagonista femminile dell’opera Romeo e Giulietta, ispirata al racconto autobiografico del nobile vicentino Luigi da Porto della Torre (1485-1529), cugino di Lucina, che in tale racconto narrò la sua storia d’amore con la giovane contessa. Sembra infatti che i due si incontrassero proprio nella Villa Ottelio-Savorgnan. Il loro amore era contrastato perché appartenevano a due rami rivali del potente casato dei Savorgnan.

Giovanni Basadonna in una relazione del 1529 per il Senato della Repubblica di Venezia descrive i sistemi difensivi costituiti sia da elementi naturali (come i fossati, i terrapieni e il sistema paludoso circostante) sia artificiali (ovvero le mura di recinzione).  Nella relazione viene anche sottolineata l’importanza strategica della collocazione del complesso di Ariis nel sistema difensivo della zona delle risorgive della bassa pianura friulana.
L’importanza strategica evidenziata dal Basadonna durò fino al 1593 quando venne sostituita da quella della fortezza di Palmanova.
Per questo motivo, il complesso subì notevoli trasformazioni: a partire da questo momento il suo utilizzo fu più legato all’agricoltura e al commercio. I Savorgnan detenevano, per conto della Serenissima, il monopolio del sale, del tabacco e di altre merci che distribuivano nei loro feudi e nell’intera regione.
Il passaggio da castello a villa è evidenziato dal fatto che molti terreni della proprietà vennero bonificati per essere coltivati e, in adiacenza alla villa, sorsero nuovi edifici adibiti a magazzini di stoccaggio delle merci e a dimora della servitù. Sul fiume venne realizzato un giardino costituito da tre aiuole delimitate da vialetti. Le mura merlate nel tempo   vennero eliminate per la maggior parte.
La mappa del catasto napoleonico nel rilievo del 1821 riporta una situazione simile a quella attuale.  La villa occupa solo una porzione dell’intero insediamento, insiste sull’antico sedime del castello, prospetta sull’ansa dello Stella con un giardino terrazzato all’italiana, ampliato e modificato rispetto al giardino fuori le mura riportato nel disegno del XVIII secolo. Edifici aziendali creano con la villa una grande corte giardino. Appare la Casa del gastaldo.
Dalla mappa catastale austriaca del 1851 si evince che tra il 1821 e il 1851 vengono costruiti solo il lungo portico di collegamento tra la villa padronale e la casa del gastaldo.
Tra il 1887 e il 1913, in seguito al passaggio di proprietà alla famiglia Ottelio, furono realizzati gli ultimi ampliamenti e il complesso assunse definitivamente la funzione di “casa di villeggiatura”. La villa e i magazzini vennero sopraelevati di un piano, un locale seminterrato per la liscivia e l’edificio della serra. A questo periodo può essere fatto risalire l’assetto del giardino formale all’italiana.