I.I.S. L. EINAUDI – Chiesa della Madonna Addolorata (Maria Santissima de’ Sette Dolori)

La chiesa è un gioiello di architettura barocca, gli abitanti del luogo  amano definirla una vera e propria “bomboniera”.

E’ situata sul corso Umberto I, in un punto strategico di questa bellissima città, Serra San Bruno, dove primeggia in tutta la sua eleganza. La facciata fu disegnata dall’architetto serrese Biagio Scaramuzzino ed  il lavoro fu eseguito dallo scalpellino serrese Vincenzo Salerno. Il prospetto curvilineo, in un elegante barocco settecentesco, in grigio granito locale e l’ampia gradinata invitano il turista ad una visita che lascerà, chi entra per la prima volta, abbagliato da così tanta ricchezza di  opere provenienti dalla chiesa dell’antica Certosa (andata distrutta dal terremoto del 1783) come il pavimento, quattro medaglioni ellittici rappresentanti dei santi, tra cui San Bruno, l’Altare, opera di Cosimo Fanzago, il tabernacolo, le opere pittoriche (apparizione della Vergine a San Bruno e la morte di Sant’Anna) e il  crocefisso ligneo. Gli stalli e i bancali per i confratelli, opera di maestranze serresi dei secoli XVIII-XIX, sono intagliati in legno di noce; gli ornati di stucco, di sorprendente bellezza e precisione, sono opera del serrese Domenico Barillari. La sua fondazione è datata  1721 mentre il particolarissimo frontespizio è più recente, poiché l’antico fu rovesciato da un colpo di fulmine nell’anno 1775.  Il tabernacolo è inserito nel monumentale Altare in marmo finissimo eseguito in Napoli da Cosimo Fanzago (anno 1631) e ultimato da G.A. Gallo (anno 1650). Le decorazioni di bronzo dorato furono fuse, secondo i documenti d’archivio, da S. Scioppi e Raffaele Matiniti o Maiterico tra il 1635 e il 1647. Arricchiscono l’altare due angeli portatori di canestri di frutta modellati in bronzo dorato a tutto tondo. La chiesa è arricchita da un organo a canne, acquistato intorno al 1850, con balaustra in marmo bianco lavorato a traforo.