I.I.S. EUROPA UNITA-F. ENRIQUES – Cappella di Corte della Villa Reale di Monza

Il progetto promosso dall’Istituto Europa Unita di Lissone per la conoscenza e valorizzazione della Cappella di Corte all’interno del complesso architettonico Villa Reale di Monza, si inserisce nel percorso di alternanza scuola-lavoro già avviato l’anno scorso nel corso CAT (Costruzioni, Ambiente e Territorio) in collaborazione con il Collegio dei Geometri di Monza e Brianza sull’utilizzo delle nuove tecnologie nel rilievo diagnostico attraverso l’impiego della termocamera. La scelta di indirizzare le nostre attenzioni alla Cappella di Corte trova ragione non solo per la rilevanza storico-artistica del sito, ma soprattutto perché consente di riflettere sulla problematica dell’abbandono dei monumenti essendo la chiesa chiusa al pubblico dal 2012.

Inoltre quest’anno (2017) ricade l’anniversario dei 240 anni della posa della prima pietra della Villa Reale, occasione che porta il bene architettonico ad essere oggetto di studi, convegni e conferenze i cui contenuti possono sicuramente arricchire il processo formativo degli studenti educandoli alla consapevolezza del patrimonio storico artistico presente sul territorio. Le conoscenze che i ragazzi andranno ad acquisire attraverso un percorso di ricerca storico-documentale saranno le premesse culturali indispensabili con le quali si andrà ad operare sul campo, acquisendo non solo competenze tecniche ma aumentando la consapevolezza degli studenti nel riconoscere un valore storico-culturale che deve essere conosciuto, tutelato e difeso.
La possibilità di “adottare” un monumento suggerisce una responsabilità etica di sensibilizzazione al patrimonio che diventa valore fondante per tutti i cittadini, soprattutto per le figure professionali che operano nel campo della valorizzazione e conservazione, nonché prospettiva deontologica per qualsiasi tipo di intervento connesso al patrimonio culturale.
La Cappella che intendiamo “adottare” è inserita all’interno del complesso architettonico della villa arciducale la cui costruzione fu voluta dall’imperatrice d’Austria Maria Teresa quale residenza estiva per la corte arciducale del figlio Ferdinando d’Asburgo-Este, Governatore Generale della Lombardia austriaca dal 1771.

I lavori iniziarono il 17 aprile del 1777 sotto le direttive dell’Imperial Regio architetto Giuseppe Piermarini che in soli tre anni portò a compimento la costruzione della villa in stile neoclassico, secondo la sobria tradizione tipologica della villa lombarda ma ispirato al fasto e alla grandiosità della reggia di Caserta, alla cui realizzazione il Piermarini aveva partecipato come allievo del Vanvitelli. Con l’incoronazione di Napoleone nel 1805, la Villa divenne residenza del figliastro Eugenio di Beauharnais e nello anno, con decreto napoleonico, venne istituito ufficialmente il parco in estensione ai già esistenti Giardini Reali su progetto dell’architetto Luigi Canonica. Quando il Lombardo-Veneto venne annesso allo Stato del Piemonte, la storia della Villa finì per incrociarsi inevitabilmente con il destino dei Savoia, diventando residenza estiva privilegiata di Re Umberto I. A seguito del regicidio avvenuto il 29 luglio 1900 e il successivo abbandono da parte della Regina e della Sua corte, inizia il lento e costante spoglio degli arredi dalla residenza. Fino al 1929 la Villa Reale visse un nuovo momento di fervore con l’allestimento della “Biennale delle arti decorative ed industriali moderne” ma purtroppo nel corso della 2ª Guerra Mondiale fu occupata da truppe e senzatetto che perpetrarono le spoliazioni, mentre a partire dall’immediato dopoguerra fino al 1990, divenne sede dell’annuale “Mostra Internazionale dell’arredamento”.
Nel 2009 è stato costituito un Consorzio per valorizzare il complesso Villa Reale e Parco, realizzandone il restauro e garantendone la conservazione programmata.