2018-2019 I.C. AIELLO DEL SABATO, Plesso Aiello del Sabato – Frammenti di romanità in territorio aiellese

Resti esigui di età romana sono presenti anche in territorio aiellese: metope incastonate nella facciata principale della chiesa di Tavernola San Felice e una scultura di togato acefala, collocata in aderenza alla facciata della chiesa di San Pietro in località Sabina di Aiello del Sabato (AV). Sono entrambe testimonianze preziose degli insediamenti romani nella zona, nonché del riuso, molto spesso improprio, di elementi decorativi antichi in edifici e/o spazi di epoca successiva. Tali reperti sono attenzionati sia per l’indubitabile valore intrinseco e per l’interesse archeologico, statue funerarie e bassorilievi simili con triglifi sono esposti nei più importanti musei archeologici del territorio, sia per una “rivalutazione popolare del reperto”. Le metope e i triglifi nonché il bassorilievo un tempo dovevano adornare qualche edificio di culto o mausoleo presenti nella valle del Sabato. Il frammento con triglifi presenta le metope con decorazioni floreali ad alternanza di soggetto, mentre sul bassorilievo spicca un profilo di nobile. Di altro genere il reperto in piazza San Pietro, una scultura di un togato acefalo con ricco drappeggio denotano la raffigurazione di un nobile in posizione statica. Con tale iniziativa si mira a far prendere coscienza ai concittadini del rilevante patrimonio culturale ereditato che costituisce un importante frammento di museo a cielo aperto e avviare un necessario processo di catalogazione e protezione all’interno del contesto urbano dove è inserito tale patrimonio che dia vita alla messa in sicurezza e a una maggiore visibilità dei reperti suddetti così che il materiale sia fruibile da parte degli abitanti del luogo, dei visitatori e, inprimis, di gruppi di ricerca che vogliano inserirlo in un progetto già avviato di archeologia digitale. Si affermi, pertanto, una nuova idea dell’Irpinia non come area interna isolata e abbandonata al proprio destino; si abbracci finalmente l’idea di una ‘romanità irpina’ da indagare e da tutelare.